domenica, agosto 26, 2007

pensieri d'islanda II



A volte capita di non sentire una canozne per anni e poi sentirla per due sabati di fila. e a volte capita che questa sia une delle teu canzoni preferite, ma per qualche motivo strano della mente quando si stilano le classifiche personali entra nel dimenticatoio, per poi sentirla improvvisamente e ricordare tutte le parole. Questo è il caso di "here I go again" dei Whitesnake, qui in versione unplugged, nche se la mia preferita è decisamente quella classica. Sentita questo sabato sera al keller di Curno e sabato scorso in un localino di Rejkyavik. Dicevo che l'unica cosa che forse è mancata nel viaggio in islanda è stato l'incontro con gli islandesi, forse è meglio specificare che è mancato l'incontro con islandesi sobri.
in effetti durante il viaggio ci è capitato di incontrarne, ma a parte il gestore di un rifigio che ci ha aiutato col furgone in avaria provando a ripararlo, abbiamo incontrato soprattutto cassieri e commessi.
Tranne l'ultima sera a Rejkyavik appunto, che complice la partenza la domenica mattina presto si è deciso chi voleva di passarla in giro. è così ho scelto.
il sabato sera islandese, e sembra passtaempo comune nei paesi del nord: passare la ntte da un club all'altro ubriacandosi tutti nessuno escluso, camminare per strada con birre o qualche cocktail dei dubbi colori fosforescenti. Dopo aver girato un pò di locali siamo entrati e passato la serata in un localino rock, almeno la musica era bella per passare la serata. Cosa strana, tutti belli ubriachi paccifici, solo a ripensare alle risse che girano qua in italia per i motivi più inutili, là succede subito a chiedree scusa anche quasi con esagerazione ridendo, e se va male qualcosa suito il buttafuori che scatta travolgendo chi capita in mezzo, tanto è ubriaco e non se ne accorge. e poi le ragazze isalndese: così carine così bamboline. Alcune veramente notevoli, ci asarebbe voluta una serata in più in città

cambiando quasi del tutto argomento, oggi sono fianlmente riuscito a fare un bel giro in moto degno di tale nome, Dopo la Val rossa e scollintao col panorama sulla Val Cavallina e lago d'Endine il primo pensiero è stato "cazzo quante case"

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