Ho un rapporto complesso col pallone. Sono italiano cresciuto sportivamente, quindi il calcio mi ha segnato da subito.
Per farla breve, però, potrei semplicemente dire che adoro febbre a 90°, ma, nonostante le accuse di eresia, preferisco il film al libro.
Oppure che in questo momento sta giocando l'Italia in amichevole contro la Francia e io sono qua a scrivere al computer. Chiaro no? Del calcio non me ne frega niente, direte voi. Ebbene non proprio, rispondo io!
Come dicevo sono nato in Italia, quindi averci a che fare col calcio fin da bambino è nella norma, e in questo caso no me ne sono staccato, iniziando a giocare a calcio, prima di dedicarmi ad altri sport. Ma regolarmente la partitella tra amici era a calcetto!
Tipo fino ai quindici, quindi più di venti anni fa, anni ero anche tifoso, e se proprio volete saperlo vi dico anche di chi: del Milan. E mi sto accorgendo che in un certo senso sta cosa infantile me la sto portando dietro, nel senso che in una scala di interessa da 0 a 100, quando parlano delle altre squadre l'interesse è 1, col Milan si arriva ben a 2.
Ma come dicevo, vivendo in Italia, quando lavoravo con colleghi, spesso il calcio era, naturalmente, argomento di conversazione, e per non restare tagliato del tutto fuori, era quasi un obbligo sociale.
E se seguirlo mi ha effettivamente stancato, il giocarlo non mi è mai venuto a noia. Da partite tra amici, tornei scolastici, partite tra colleghi c'è sempre stato, con grandi pause magari, ma prima o poi si tornava a giocare. Ora,, ginocchio permettendo, è fissa il mercoledì la serata da italiano medio a giocare calcetto, perché come dice Nick Hornby da febbre a 90:
...Sono una punta, o meglio, non sono un portiere, un difensore o un centrocampista, e non solo riesco a ricordare senza difficoltà alcuni gol che ho segnato cinque, dieci o quindici anni fa, ma in privato traggo ancora molto piacere dal farlo, anche se sono sicuro che questo genere di indulgenza alla fine mi farà perdere la vista. Non sono bravo a giocare a calcio, è inutile dirlo ma fortunatamente questo è vero anche per gli amici con cui gioco. Siamo bravi quel tanto che basta perché valga la pena di giocare : ogni settimana c'è qualcuno che segna un gol eclatante, un potente tiro al volo di destro o un tiro angolato che corona una funambolica discesa attraverso una difesa avversaria disorientata, e in segreto e con un senso di colpa ci pensiamo fino alla volta successiva ( non su questo dovrebbero fantasticare degli uomini adulti). Alcuni di noi non hanno più capelli in cima alla testa, anche se questo , come continuiamo a ripeterci, non è mai stato un problema per Ray Wilkins, o per quella brillante ala della Sampdoria di cui ora mi sfugge il nome ; molti di noi hanno qualche chilo di troppo ; la maggior parte è oltre la trentina . E anche se c'è il tacito accordo di non fare contrasti troppo duri ( un sollievo per chi, tra noi, non ne è mai stato capace) , ho notato nell'ultimo paio di anni che la mattina del giovedì mi alzo quasi paralizzato dal dolore alle articolazioni, ai legamenti del ginocchio e al tendine di Achille ; ho il ginocchio gonfio e ingrossato per due giorni, eredità del legamento mediale che mi sono lacerato in una partita dieci anni fa (la successiva operazione esplorativa fu quanto di più vicino abbia mai sentito di essere a un vero giocatore) ; se mai ho avuto una buona andatura, ho cominciato a perderla con l 'aumentare degli anni e per il mio stile di vita autolesionista. Alla fine dei nostri sessanta minuti sono paonazzo per lo sforzo ; l'imitazione della seconda maglia dell'Arsenal (vecchio modello) e i pantaloncini sono fradici...."
io invece sono un po' tutto, nel nostro livello posso giocare un po' dappertutto, da attacco a centrocampo a difesa... e a volte mi diverto perfino in porta!Sinceramente devo ammettere di avere un certo feeling col gol, mentre sono abbastanza lento nel dribbling, ma compenso giocando spesso di prima e passandola molto.
E così anche le squadre da seguire. Ho un modo tutto mi per decidere quale. Detto del mio passato Milanista, ammetto di aver sempre provato simpatia per l'Atalanta, da quando in serie B arrivò in semifinale di coppa delle coppe, poi vivendo ad Atalantia, o meglio Bergamo questa simpatia è diminuita... le altre squadre di interesse sono l Fortuna Dusseldorf, squadra dei Toten Hosen e naturalmente l'Arsenal, grazie a Nick Hornby e al suo "febbre a 90" (sempre loro)
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mercoledì, novembre 14, 2012
martedì, novembre 06, 2012
The Song Remains the Same
E ci risiamo. Per l'ennesima volta sono qua a scrivere che riprenderò il mano questo benedetto blog, ma stavolta voglio far sul serio. Intanto ho cambiato al grafica e poi soprattutto non sto scrivendo direttamente ed improvvisando direttamente su blogspot ma su in documento word con il correttore ortografico in funzione, giusto per evitare almeno alcuni orrori ortografici, per la grammatica rivolgersi altrove!
A questo punto mi sembra giusto farvi un bel riepilogo di questi ultimi mesi...
Da dove se non dall'inizio, o meglio dalla fine, cioè riprendendo il filo dall'ultimo post?
Tranquilli, i gatti stanno tutti bene, sono addirittura aumentati.
Per quel che riguarda me invece son stato depresso, o qualcosa di maledettamente simile, o almeno credo. A parte una serie di dolorini e problemini fisici, proprio non avevo voglia. Di cosa? Di tutto. Non avevo voglia di fare, pensare, programmare. Tiravo avanti al minimo sindacale
L'unica cosa che mi interessava era aspettare, aspettare che capitasse qualcosa, nessuna voglia di essere io a far succedere quella cosa, mi ero stancato di provarci e ricevere in cambio niente, deluso da alcune persone tra le altre cose come voler fare un corso e vederlo rimandare più volte o non esser presi per un lavoro...
In più, dopo tipo 8 anni era pure uscito Diablo3, un motivo in più per stare a casa. Ma basta parlarne e farvi preoccupare, ormai sembra passata, in fondo sono qua a ricominciare a scrivere, no?
E cosa è successo?
Noi uomini siamo semplici, e se per uomini non intendo la specie animale ma solo la parte di sesso maschile, la risposta è quasi scontata, ho conosciuta una donna.
Ripartiamo dall'inizio, a gennaio capita che prenotassi un viaggio in Sicilia con corso di arrampicata per metà ottobre, quindi l'idea di un altro viaggio in agosto, per quanto attrattiva non era in programma, anche per la voglia di cui sopra.
Però così in uno dei rari momenti di attività vitale decido di partire per l'Irlanda, solito con viaggi e avventure. Sicuro che tanto dei miei compagni di viaggio, come dei precedenti viaggi dopo una settimana me ne sarei già scordato e infatti è quel che è successo per tutti, tranne appunto una. Lei.
Non vi so ad annoiarvi raccontando i dettagli, anche se so benissimo che li volete sapere, soprattutto quelli sconci. Diciamo che forse eravamo all'incirca nelle stesse condizioni e ci siamo trovati, per quanto diversi, eravamo lì insieme. Al ritorno ci siamo tirati scemi a vicenda per quasi un mese fino al raggiungimento più o meno un punto di equilibrio nel nostro rapporto di amicizia ed affetto.
Ora so che qualcosa mi spinge ad essere migliore con più volontà, cercare di rompere con ancora più forza e voglia quel muro di gomma che spesso mi sono sentito intorno a soffocarmi e farmi rimbalzare indietro!
L'onda lunga del momento è arrivata anche a tornare dall'Irlanda nella routine quotidiana, e anche a decisione di fare l'esame per diventare Aiuto Istruttore SSI è stata presa all'ultimo. Esame comunque passato.
Poi è arrivato finalmente quel viaggio in Sicilia e la strana sensazione di essere lontano con due ragazze, che mi aspettano al ritorno, quando nemmeno un paio di mesi prima potevo partire col dubbio che qualcuno se ne accorgesse...
Ah già, nel frattempo si era aggiunta anche un altra amica con la quale ho iniziato a sentirmi spesso.
Ho scritto amica. amica. AMICA!
E per finire giusto che avevo già fatto due bei viaggetti quest'anno, non ho perso l'occasione all'ultimo di partire ad andare pure al raduno spelo in Puglia. Ma questo è già oggi, quello che c'era da sapere sui mesi scorso ora lo sapete, e se mi verrà in mente altro da dire ve lo dirò!
PS
Rileggendo uno dei vecchi post sull'iniziare nuovamente ho ritrovato alcune frasi se non addirittura il titolo che volevo usare qua, almeno in una cosa sono coerente...
domenica, gennaio 15, 2012
un nuovo inizio
domenica 15 gennaio duemilaedodici, una data come un altra per provare a ridare vita a questo blog, dopo circa cinque mesi di silenzio assoluto!
nel frattempo ho anche pensato a cose da scrivere ma sempre rimandato per pigrizia o poca voglia di farvi sapere le mie idea pensando "a chi mai potrebbero interessare nel mondo della troppa informazione del tutto e subito? "di quel che pensa dei uno dei tanti che sparano genialate/parersidaesperti/pareridabar/freganacciate su blog, faccialibro et similia?"
più che altro da qualche anno sono a casa a lavorare e il tempo libero è comunque più gestibile tanto vale provare a dare una vista a questo spazio, tirando fuori qualcosa delle vecchie idee che avevo in mente invece di passare il tempo a guardare ragazza discinte in webcam, e soprattutto di Diablo III ancora non si prevede un uscita!
Vedremo se anche il mio blog farà parte della rinascita dei blog, dopo lo stop di molti a causa dell'immediatezza dei social network… vedremo se anche si arriverà al 22 dicembre 2012 del mondo come lo conosciamo!
nel frattempo ho anche pensato a cose da scrivere ma sempre rimandato per pigrizia o poca voglia di farvi sapere le mie idea pensando "a chi mai potrebbero interessare nel mondo della troppa informazione del tutto e subito? "di quel che pensa dei uno dei tanti che sparano genialate/parersidaesperti/pareridabar/freganacciate su blog, faccialibro et similia?"
più che altro da qualche anno sono a casa a lavorare e il tempo libero è comunque più gestibile tanto vale provare a dare una vista a questo spazio, tirando fuori qualcosa delle vecchie idee che avevo in mente invece di passare il tempo a guardare ragazza discinte in webcam, e soprattutto di Diablo III ancora non si prevede un uscita!
Vedremo se anche il mio blog farà parte della rinascita dei blog, dopo lo stop di molti a causa dell'immediatezza dei social network… vedremo se anche si arriverà al 22 dicembre 2012 del mondo come lo conosciamo!
giovedì, dicembre 30, 2010
2010: un anno interessante

di fare classifiche non mi va, troppe letture ascolti e visioni e soprattutto non mi interessa se dell'anno in corso o di quello precedente o di chissà quanti prima (soprattutto per gli ascolti).
pochi pensieri veloci, quello appena passato si può definire come un anno interessante, non tanto fine a sé stesso ma con eventi e situazioni che sicuramente si faranno risentire negli anni a venire, molti cambiamenti, alcuni voluti e cercati, altri forzati in ogni caso non saprei dire se positivi o negativi, come è nella natura stessa del cambiamento. Ma di sicuro a guardarmi indietro sembrano tante piccole e diverse mattonelle per iniziare o continuare strade nuove... e vedremo come si apriranno e svolgeranno nei prossimi mesi...
sabato, novembre 20, 2010
giusto 21 anni dopo...
giovedì, settembre 23, 2010
I feel good
son qua... tornano o no, chi lo sa... magari sì, intanto mi è tornata voglia di scrivere qualcosina qua!
intanto mi scuso per la scelta el video poco originale, visto il titolo, la altri video forse più interessanti e meno immediati come i gorillaz o i muse non si potevano incorporare fuori youtube, cosa che reputo di una ristrettezza mentale con pochi eguali, tanto sempre pubblicità è alla fine...
Torno a scrivere, perché? così... non è successo niente di particolare, non sono stato male nel frattempo, ma non mi prendeva la voglia di scrivere e di aggiornarvi...!
Stare bene! Ultimamente stavo pensando a quando solo essere in determinati posti ci faccia sentire meglio, o per lo meno a me capita. Uno di questi è il Passo Gavia, tra Ponte di Legno e Bormio, un passo a 2600 e passa metri, appena posso ci vado in moto.
Così lassù, tra i due rifugi, il lago e le due cime che svettano mi sento bene, l'aria è più piena, la val Camonica che si intravede in basso sotto l'Adamello. Non saprei nemmeno come dire, forse è un posto di quelle strane congiunzioni karmiche che ti fanno sentire bene, in pace con te stesso e con tutto quello che ti circonda. Riempirsi i polmoni di aria fresca, respirare e inspirare...
oppure in grotta, stretto nella prfondità della terra tra roccia e fango, nel buio più buio che possiate immaginare, appeso nel vuoto, sentirsi parte integrante delle roccie che ti circondano e ti proteggono da ciò che c'è fuori... è impossibile da descrivere, una sensazione che si può solo provare, difficle da descrivere a parole.
e proprio mentre stavo pensando a questo post mi è capitata la festa della palestra in discoteca,. o la festa non è stata male, il problema, per così dire, è stato il bar del ritrovo... avevo proprio la sensazione nemmeno di essere fuori posto, ma proprio su un altro pianeta, un ambiente lontano da me, dalle mie ultimi abitudini terra terra di poca immagine e molta sostanza...
ma vediamo se riesco a tornare anche a scrivere qua con un pò più di costanza...ci riproverò...
lunedì, maggio 31, 2010
conoscere il proprio corpo
quandos ei in una strettoria in una grotta, stretta da non riuscire a passare con le due spalle insieme, farsi forza per avanzare centimentro dopo centimetro con qualunque muscolo abbia un contatto con la roccia, anche muscoli di cui non sapevi nemmeno l'esistenza... sarebbe facile arrendersi e tornare indietro, ma sai di poter passare, sai di poterci riuscire... più che corpo è una questione di testa
martedì, maggio 18, 2010
così piccoli...
e il corso di speleo continua...
dopo il buco del castello a Roncobello ora la grotta Battista Moioli a Riso di gorno...
ed entrare così nelle grotte, trovarsi sottoterra in sale alte anche più di 30 metri, che ti fa sentire così piccoli, ammirare incredibili costruzioni e spettacoli della natura, passare in posti dove chiedersi il perchè farlo...



dopo il buco del castello a Roncobello ora la grotta Battista Moioli a Riso di gorno...
ed entrare così nelle grotte, trovarsi sottoterra in sale alte anche più di 30 metri, che ti fa sentire così piccoli, ammirare incredibili costruzioni e spettacoli della natura, passare in posti dove chiedersi il perchè farlo...
lunedì, marzo 29, 2010
momenti così....
un forte imbarazzo oggi nell'aprir la scheda elettorale e vedere la lista tra i quali poteva cadere il mio voto...
giovedì, marzo 25, 2010
meloncollie
che a volte avrei anche voglia di svegliarmi nel cuore della notte e sapere che la metà vuota del letto non lo è veramente...
che si può considerare amico qualcuno a cui sai inutile chiedere un favore perchè tanto avrà qualcosa di rimandabile da fare?
martedì, marzo 23, 2010
what's wrong with me?
"oh finalmente ti si rivede..."
ma io veramente ci sono sempre stato!
"si certo, ma nascosto! più di un mese che non ti fai vivo"
ma non è vero... passo di qua ogni giorno
"si ma a guardare la colonna a destra, cosa c'è di nuovo da leggere"
sai com'è... l'ho messa apposta apposta quella colonna, per essere informato e non girare a vuoto!
"ok, ma dovrebbe essere più importante la colonna a sinistra, passarci lì la maggior parte del tempo"
colonna a sinistra?
"ma si dai, qui dove stai scrivendo e leggendo"
ah capisco
"beh allora cosa c'è di sbagliato in me? non mi vuoi più bene?"
ma no cosa dici?
"e allora perchè passi tanto tempo a leggere gli altri e mi usi solo come segnalibro?"
è che non vorrei scrivere sempre le stesse cose, ragionarci un pò prima, poi il tempo e il momento passa, le poche righe rimangono poche... nuovi impegni e il tempo è sempre quello. Fare cose vedere gente, rimasto senza benzina. Avevo una gomma a terra. Non avevo i soldi per prendere il taxi. La tintoria non mi aveva portato il tight. C'era il funerale di mia madre! Era crollata la casa! C'è stato un terremoto! Una tremenda inondazione! Le cavallette!... ed eccoci qua... un aggiornamento minimo ogni tanto solo per dire che chissà quando il prossimo...
"certo come no... fosse la prima volta..."
ma io veramente ci sono sempre stato!
"si certo, ma nascosto! più di un mese che non ti fai vivo"
ma non è vero... passo di qua ogni giorno
"si ma a guardare la colonna a destra, cosa c'è di nuovo da leggere"
sai com'è... l'ho messa apposta apposta quella colonna, per essere informato e non girare a vuoto!
"ok, ma dovrebbe essere più importante la colonna a sinistra, passarci lì la maggior parte del tempo"
colonna a sinistra?
"ma si dai, qui dove stai scrivendo e leggendo"
ah capisco
"beh allora cosa c'è di sbagliato in me? non mi vuoi più bene?"
ma no cosa dici?
"e allora perchè passi tanto tempo a leggere gli altri e mi usi solo come segnalibro?"
è che non vorrei scrivere sempre le stesse cose, ragionarci un pò prima, poi il tempo e il momento passa, le poche righe rimangono poche... nuovi impegni e il tempo è sempre quello. Fare cose vedere gente, rimasto senza benzina. Avevo una gomma a terra. Non avevo i soldi per prendere il taxi. La tintoria non mi aveva portato il tight. C'era il funerale di mia madre! Era crollata la casa! C'è stato un terremoto! Una tremenda inondazione! Le cavallette!... ed eccoci qua... un aggiornamento minimo ogni tanto solo per dire che chissà quando il prossimo...
"certo come no... fosse la prima volta..."
mercoledì, febbraio 03, 2010
un posto da chiamare casa...
Dopo qualche mese, troppi o pochi, provo a tornare ad aggiornare con regolarità e farvi sapere un pò di fatti miei. Cosa è successo in questi mesi, o meglio cosa mi è successo? Un bel pò di cambiamenti, ma non mi va di parlarne ora, ormai non è più il momento, troppo recente come cosa!
Diciamo che ho conosciuto persone speciali, soprattutto una in particolare, che hanno fatto scattare in me una molla che da troppo aspettava, scardinare la triplice mandata con la quale avevo chiuso il cuore a sentimenti troppo forti e immaginare un futuro diverso.
Ma il futuro è da costruire ora, una vita diversa, ma che non vuole cancellare il passato di quello che sono stato e fatto!
Su una cosa sono certo, finalmente il richiamo delle montagne si è fatto vivo e forte, assopito a lungo, per troppo tempo, si faceva sentire con debolezza all’avvicinarsi dei passi e delle cime!
Visto l’inverno che comunque sciare non mi prende più tanto, per quanto abbia scoperto di saperlo ancora fare dopo una quindicina d’anni che non provavo, mi sono dato con convinzione all’arrampicata sportiva nella palestra del CAI di Ponte San Pietro.
Questo richiamo dei monti mi ha portato anche a scoprire i libri di Mauro Corona, in particolare “I fantasmi di pietra” nel quale racconta il suo paese, Erto, e i suoi ricordi. Un ricordo o un racconto dei più vecchi per ogni singola casa del paese, la maggior parte di quando era ancora dodicenne, prima della notte del vajont.
Leggere quest’autore e quanto sia legato al suo paese mi ha fatto pensare a me, a quanto invece mi manchi un vero e proprio posto da chiamare casa. Vivo a Bergamo ma non sono bergamasco, sono ferrarese ma praticamene niente mi lega a quella città avendola lasciato la pianura quando avevo 6 anni, forse il posto che per i ricordi che mi ha lasciato è quello più dentro di me è Bolzano, ma per quasi 15 anni non ci ho messo piede. Ma i ricordi della crescita sono lì, in quella città divisa ai piedi delle montagne, grazie alle nuove tecnologie ho ritrovato amici che vivono ancora là che solo la stupidità adolescenziale aveva fatto perdere.
E ora sono qua a guardare avanti con la voglia di costruire qualcosa di duraturo dentro di me, rendendomi conto che il fuggire è difficile se non hai una casa, a meno che questa non sia il mondo intero!
Diciamo che ho conosciuto persone speciali, soprattutto una in particolare, che hanno fatto scattare in me una molla che da troppo aspettava, scardinare la triplice mandata con la quale avevo chiuso il cuore a sentimenti troppo forti e immaginare un futuro diverso.
Ma il futuro è da costruire ora, una vita diversa, ma che non vuole cancellare il passato di quello che sono stato e fatto!
Su una cosa sono certo, finalmente il richiamo delle montagne si è fatto vivo e forte, assopito a lungo, per troppo tempo, si faceva sentire con debolezza all’avvicinarsi dei passi e delle cime!
Visto l’inverno che comunque sciare non mi prende più tanto, per quanto abbia scoperto di saperlo ancora fare dopo una quindicina d’anni che non provavo, mi sono dato con convinzione all’arrampicata sportiva nella palestra del CAI di Ponte San Pietro.
Questo richiamo dei monti mi ha portato anche a scoprire i libri di Mauro Corona, in particolare “I fantasmi di pietra” nel quale racconta il suo paese, Erto, e i suoi ricordi. Un ricordo o un racconto dei più vecchi per ogni singola casa del paese, la maggior parte di quando era ancora dodicenne, prima della notte del vajont.
Leggere quest’autore e quanto sia legato al suo paese mi ha fatto pensare a me, a quanto invece mi manchi un vero e proprio posto da chiamare casa. Vivo a Bergamo ma non sono bergamasco, sono ferrarese ma praticamene niente mi lega a quella città avendola lasciato la pianura quando avevo 6 anni, forse il posto che per i ricordi che mi ha lasciato è quello più dentro di me è Bolzano, ma per quasi 15 anni non ci ho messo piede. Ma i ricordi della crescita sono lì, in quella città divisa ai piedi delle montagne, grazie alle nuove tecnologie ho ritrovato amici che vivono ancora là che solo la stupidità adolescenziale aveva fatto perdere.
E ora sono qua a guardare avanti con la voglia di costruire qualcosa di duraturo dentro di me, rendendomi conto che il fuggire è difficile se non hai una casa, a meno che questa non sia il mondo intero!
lunedì, settembre 14, 2009
that's all folks
al momento non mi va più di tenere il blog aperto e di scrivere...
chiudo qua, per quanto non so
chiudo qua, per quanto non so
giovedì, agosto 06, 2009
la busa

Poi a 6 anni me ne sono andato, un paese che forse la caratteristica geografica caratterizza in maniera fin troppo eloquente, un paesino che a passarci oggi è esattamente uguale a 28 anni fa...
e a volte mi chiedo cosa sarebbe successo se alla fine avessi vissuto sempre lì... tra quelle quattro case e la pianura...
chissà avrei vissuto all'oratorio, conosciuto una ragazza del paese, cresciuti insieme fino a vivere insieme e sposarsi e crescere i figli, un lavoro sicuro in campagna, vacanze in Romagna e rimanere lì contento del piccolo mondo intorno... oppure scappare da casa appena possibile, il liceo a Ferrara l'università a Bologna, trovare un ricco lavoro in una multinazionale straniera, giacca e cravatta e trasferirsi in giro per il mondo senza una fissa dimora, Stati Uniti, Australia, Cina, Brasile, soldi e vestiti firmati.... oppure finire in un fosso con una siringa nel braccio... oppure conoscere la musica rock e assieme ad altri quattro iniziare a suonare per provare a scappare dal buco almeno con le emozioni, attirare le attenzioni delle ragazze alternative che vogliono far le cattive e finire per rimanere lì , per salvare il gruppo con un lavoro insoddisfacente suonando in giro per la pianura la propria valvola di sfogo... o cercare come fuga il disegno, continuare a disegnare, disegnare, andare a istituti d'arte e affinare lo stile, dipingere o fumetti, riuscire a sopravvivere col disegno, senza cedere a compromessi... o rimanere a Ferrara, semplice impiegato in ufficio 8 ore al giorno e poi weekend...
e invece me ne sono andato ed è stato quello che è stato, nessun posto da chiamare origini e tanti posti da chiamare casa
giovedì, giugno 25, 2009
vivsezione del lutto

sette anni dopo mio nonno, dopo più di cinquant'anni di matrimonio. E forse aveva già iniziato a morire sette anni fa.
una morte attesa, dopo il lungo declino e anni di malattia, dall'Alzheimer, e soprattutto vista la condizione negli ultimi mesi che non riusciva più a mangiare, ma, anche se difficile dirlo, sperata, non poteva essere lasciata sola nemmeno un momento, voleva camminare senza riuscire a reggersi in piedi, senza riuscire a capire se si rendeva conto di quel che succedeva intorno. Mia mamma a passare le giornate a tenerla d'occhio.
E ora che non c'è più pensare che forse è meglio così, che finalmente mia mamma tornerà libera di vivere la sua vita. E la condizione sempre peggiore, le difficoltà e la faticha quotidiana nel tenerla sott'occhio senza avere un cenno di risposta se sapesse chi aveva davanti, ma nonostante tutto è così difficle sapere che ora veramente non c'è più, non è sapere della morte, vedere la salma... ma la bara chiusa, il saluto dei parenti... il funerale il vero momento finale.
un funerale, per mia fortuna veloce, pochi presenti ma soprattutto parenti cari, non sconosciuti che cercano di farsi vedere cari solo in certi momenti.
E ora riposerà sempre a fianco del nonno...come è sempre stata
domenica, giugno 14, 2009
Val di Genova
Un motogiro in Val di genova, programmato da settimane, finalmente ci sono riuscito...
un viaggio non solo tra panorami affascinanti in un misto di potenza e delicatezza ma anche un viaggio nella mia infanzia e nei miei ricordi, dopo vacanze estive e invernali passate a Pinzolo causa albergo gestito da parenti.
Erano anni che non rivedevo lo spettacolo maestoso delle cascate nardis, il rombo dell'acqua che cade, che appaiono improvvise nel silenzio dopo una curva... sensazioni che vivevano solo nei miei ricordi e in vecchie foto scolorite oppure l'atmosfera cupa delle chiese dipinte di San Viglio a Pinzolo e di Santo Stefano a Carisolo, con le loro danza macabre e la rappresentazione del golgota con le tre croci a dominare oscuro il panorama contro le cme innevate...
qui tutte le foto:
giovedì, giugno 04, 2009
33

È un numero composto dai seguenti divisori: 1, 3 e 11. Poiché la somma dei relativi fattori è 15 < 33, è un numero difettivo.
È il più piccolo numero intero che non possa essere espresso come somma di numeri triangolari differenti
È il più piccolo numero palindromo cui, inserendo 1 fra le sue cifre, si ottiene 313 che è un numero primo.
È il numero atomico dell'arsenico (As).
La città di Bagdad è situata alla latitudine 33°33'N.
La Repubblica di Kiribati consiste di 33 isole sparse in 3.860 chilometri nell'oceano Pacifico.
Hiroshima è situata all'intersezione di latitudine 133°30'E e di longitudine e di 33°30'N.
La Cina è formata da 33 regioni.
Una colonna vertebrale umana normale ha 33 vertebre.
Trentatrè è la parola che il medico chiede di pronunciare in maniera ben scandita al paziente per valutare il fremito vocale tattile, ovvero la trasmissione della vibrazione delle corde vocali alla parete toracica.
Secondo i Vangeli sono gli anni che visse Gesù Cristo.
Il re Davide ha regnato a Gerusalemme per 33 anni.
Il pontificato di Papa Giovanni Paolo I è durato 33 giorni.
I Trentatré Orientali (In Spagnolo Treinta y tres Orientales) è il nome di un gruppo di rivoluzionari comandati da Juan Antonio Lavalleja.
Il 33 è il numero da sempre portato da Marco Melandri, campione della classe 250 del Motomondiale nel 2002.
L'alfabeto cirillico consiste di 33 lettere.
Nell'alfabeto Hindi ci sono 33 consonanti.
La lingua italiana ha 33 suoni.
Secondo un famoso scioglilingua, sono 33 i trentini che entrarono a Trento tutti e trentatré trotterellando.
La Divina Commedia di Dante è composto da 100 canti suddivisi in tre cantiche di 33 canti ciascuna, più un canto introduttivo posto all'inizio dell'inferno.
Dagli ultimi anni '50 agli ultimi anni '80 i dischi musicali più diffusi sono stati i 33 giri, cioè i dischi letti dai grammofoni con velocità di rotazione di 33.333 giro al minuto.
"Il Trentatrè" è anche il nome con cui è conosciuto l'inno delle Truppe Alpine, così chiamato non perché consti di 33 battute o simili, ma perché nel libretto della fanfara apparve la prima volta come trentatreesima marcia: il titolo esatto è "Fieri Alpini".
33 anni fa sono nato io
venerdì, marzo 20, 2009
giovedì, marzo 19, 2009
LA VOCE
Area - Hommage à Violette Nozières
Gli Area uno dei più importanti gruppi prog(pop) italiani, e non solo, degli anni 70, un gruppo che "..vuole coagulare diversi tipi di esperienze: fonde jazz, come il pop, la musica mediterranea e la musica contemporanea elettronica. La problematica qual è? Abolire le differenze che ci sono fra musica e vita. Gli stimoli che trae questo gruppo vengono direttamente dalla realtà, trae spunto dalla realtà; e dalla strada, chiaramente." dalle parole del cantante Demetiro Stratos a uno speciale RAI del 1976.
E forse è proprio Demetrio Stratos e l'utilizzo della sua voce ad aver dato l'impronta più caratterizzata del gruppo. Una voce usata come strumento musicale, Uno sperimentatore che non si è mai accontentato del semplice cantare. Una continua ricerca nello sperimentare la voce, con esercizi per migliorare l'utilizzo delle proprie corde vocali, portandole al limite delle capacità umane, nella sua massima esibizione raggiunse i 7000 Hz di frequenza (un tenore "normale" può arrivare mediamente a 523 Hz, mentre un soprano - quindi una donna - può raggiungere i 1046 Hz) ed era in grado di padroneggiare diplofonie, trifonie e quadrifonie (due, tre e quattro suoni contemporaneamente emessi con la voce).
Purtroppo la morte prematura per da una gravissima forma di anemia aplastica a 34 anni nel 1979 ci ha privato di uno dei più importanti cantanti di sempre.
Il video "Hommage à Violette Nozières" del 1978 nonostante la canzone sia forse una delle più pop e orecchiabili degli Area, non nasconde le caratteristiche del gruppo e il particolarissimo uso della voce.
Purtroppo come spesso accade nelle trasmissioni tv, sia in playback.
E pensare che al tempo sulla Rai passavano gli Area e pochi anno dopo i CCCP, mentre ora bisogna accontentarsi di X-Factor!!
venerdì, febbraio 20, 2009
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