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lunedì, luglio 18, 2011

acqua calda e acqua fredda

Premessa.
Qualche tempo fa leggo di un mio conoscente, fanatico delle moto da sempre, che vuole vendere la sua moto. Subito il pensiero è andato a chissà con che modello la vorrà sostituire per poi scoprire invece che non esiste nessuna nuova moto. Basta moto.
Notizie di ragazzi morti, troppo pericoloso guidare "come si deve" con una moto… con tutte le opinioni che si porta dietro un concetto sul come si debba guidare una moto
Meglio accontentarsi di uno scooter per gli spostamenti quotidiani e per le gita fuoriporta…
Niente da dire, scelta sua!

Qualche giorno fa, si organizza una camminata semplice e leggera per arrivare sulla Grignetta. Ok leggera e semplice riferito alla Grignetta è un po' un controsenso, la camminata affrontava tratti di quasi ferrata, con catene e scale per salire tratti particolarmente ripidi. ma sempre di camminata si tratta, facendo attenzione il rischio è minimo. Tranquilli si arriva in cima, affollata, affollatissima, troppo!

Il meritato attimo di riposo, il tempo gustarsi il cielo, sereno sul lago e grigio sulla valle, salutare un corvo di passaggio, ed è ora di riprendere la strada della discesa: un lungo sentiero tranquillo che striscia tra roccia e prati come un serpente ondeggiando a destra a sinistra.
Passo dopo passo, tranquillo ci si avvicina alla fine del sentiero, quando dall'alto una voce, un grido…"attenzione"… nemmeno il tempo di girarsi che un sasso bianco saetta a pochi metri dietro di me! un freccia bianca grande quasi un pugno attraversare il cielo azzurro!
Sicuramente se mi avesse preso non sarei qui a scrivere queste righe!

É stato troppo veloce per accorgersene nel momento e fare qualcosa, dopo vari pensieri affollano la mente: cosa sarebbe potuto essere, qualunque cosa non sarebbe dipesa da me…
e il pensiero alla persona in alto, che si è visto quel proiettile sfrecciargli vicino e puntare verso di me, con tutto il tempo di pensar a quel che succedeva e cosa sarebbe potuto essere. Attimi che si allungano a dismisura e immagini che rimangono come ricordi impressi!

Un altro pensiero è corso subito alla mente. Vado in grotta, in moto, sono andato in canyon a saltare giù nei torrenti, ad arrampicare su patrie verticali, ma il rischio più grosso l'ho provato facendo una semplice e tranquilla camminata.
Per quanto pericolose le altre attività erano sempre fatte con la giusta dose di attenzione, ma sempre l'incognita può arrivare da altro.

Ora tre vie si aprono alla mente: Non far più niente, mollare tutto, moto compresa e vivere pacificamente sul divano a scanso dei possibili rischi!
Oppure l'estremo opposto: capire che tanto quando è il momento è il momento, fregandosene, far quello che si faceva prima e peggio giocando e rischiando!
O la via centrale, continuare a fare tutto. Per quanto pericoloso ma sempre controllato e in sicurezza, sapere che ogni momento potrebbe essere il tuo turno sulla ruota, ma non smettere di fare ciò che piace!

e qui per ricollegarmi alla premessa!
Io non mi sentieri mai di smettere di fare qualcosa che mi da ebrezza e piacere solo perché farlo in modo sconsiderato e rischioso.
Ti piace andare in moto pre prendere la strada come fosse una pista? benissimo, vai in pista! non mettere a repentaglio la mia di vita per le tue voglie!
Ogni cosa è fattibile con un po' di testa, certo alcuni rischi rimarranno sempre, ma allora staimo seduto sul divano aspettando l'aereo che ci precipiti addosso!

Lo so sembra quasi che abbia scoperto l'acqua calda, ma ultimamente mi sembra che sempre più gente non faccia altro che bere acqua fredda!!

PS: l'astronave in foto altro non è che il bivacco in cima alla grignetta!!

venerdì, febbraio 20, 2009

sabato, gennaio 10, 2009

trovo molto interessante la mia parte intollerante, parte 1

io mi considero abbastanza tollerante, il giusto per una buona convivenza anarchica basata sull'autoregolamentazione, ma in ogni caso ci sono cose che mi creano astio immediato, così a pella senza vero motivo...

una di queste cose è, strano a dirsi, il concerto dic apodanno di Vienna e in particolare il momneto della "marcia Radetzky"
un odio nato un bel pò di anni fa, non so il motivo, è nato in un momneto di illuminazione, quando durante na diretta ho visto i vecchi babbioni tutti incravattati sorridere come se fosse la loro unica botta di vita annuale battere le mani a tempo, sotto la direzione del direttore, insomma uno svago preimpostato...



quindi se un giorno sarò a Vienna a battere le mani al concerto di capodanno... sparatemi