giovedì, agosto 21, 2008

I Turchi bevono il Thè

La vera e principale occupazione del popolo turco non è fumare o bestemmiare, ma bere il Thè.
Ogni momento e luogo vanno bene, da soli o preferibilmente in compagnia. In un paese di contrasti come la Turchia l'unica vera costante è la quotidianità e semplicità del bere il prorpio thè, dalla più confusa e rumorosa via del Gran Bazar di Istanbul alla solitaria soglia di una casa costruita nella roccia in Cappadocia, seduti sull'uscio si possono trovare uomini sorseggiare la propria tazzina di thè chiacchierando tranquillamente.

Un paese di contrasti, la porta tra Oriente e Occidente, una religiosità sempre presente a scandire il ritmo quotidiano si confronta con una laicità forzata evidenziata dall'onnipresente ritratto di Ataturk, il padre della Turchia moderna, rivolta fortemente alla modernità Europa ma ancorata a tracce del passato orientale che non si vuole abbandonare, tutti i locali pubblici muniti di connessione wireless per i clienti ma non aspettatevi di trovarci donne a lavorarci, dopo due settimane in giro di donne viste lavorare in bar, ristoranti e negozi le posso contare sulle dita di una mano. e così i turchi da una parte gentili pronti ad offrire il loro aiuto e non solo, dall'altra con una mano sempre sul portafoglio pronti ad approfittarne, in un paese dove si paga ma si paga tutto.

due settimane alla scoperta di alcuni degli innumerevoli volti di questo paese. Dalle metropoli ai deserti al mare. località magiche e incontaminate contrapposte ad altre piegate alla legge del turismo e ai soldi che esso porta.

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