sabato, marzo 07, 2009

chiacchiere fumettistiche varie dalla terra d'albione

e dopo la sempre paicevole fiera di Mantova, mercoledì scorso l'evento di inizio anno: Bryan Talbot in negozio. L'autore inglese uno dei più importanti della scena fumettistica inglese alla fine degli anni 70. Ha disegnato episodi di Sandman oltre ai suoi lavori più personali, tre i quali quel piccolo grande gioiello che è "The tale of one bad rat". persna gentilissima e socievole, anche durante la cena, nonostante la difficoltà dell'inglese, si è provato a chiacchierare non solo di argomenti fumettistici, ma anche di viaggi e zone dell'Inghilterra...
e quale occasione migliore per poter chiedere un disegno di Sandman (con ratto)e soprattutto per recuperare buona parte dei lavori di Talbot, da quelli anni 70 come Luther Arkwright e BrainStorm, fino all'ultimo Alice in SUnderland, con buna pace del portafoglio svuotatosi improvvisamente?

ma la ntizia fumettistica della settimana è l'uscita al cinema del film di Watchmen. dato per scontato che un fumetto con tutte le tematiche e livelli di lettura di Watchmen sarebbe diffiicle da riprodurre in una serie, speriamo, come sembra esserlo, che sia almeno un bel film. Ma l'uscita del film è soprattutto una scusa per rileggere l'opera di moore e gibbons. E solo da una seconda lettura in poi si può apprezzare appieno l'opera, leggendola con la mente pulita dal dover seguire la storia principale, si notano particolari sfuggiti ad una prima lettura, ulteriori chavi e livelli di lettura, la chirurgica simmetria della sceneggiatura e delle tavole. Una rilettura che nonostante le continue nuove scoperte, anche dovute ad un occhio più esperto conferma quello che ho sempre pensato in termini grezzi, Watchmen è un fumetto che spacca, da leggere rileggere e studiare, ma non tra i miei preferiti, nonostante capace di lasciare a bocca aperta di meraviglia ad ogni girare di pagina, lo trovo troppo freddo e distaccato al contrario, per restare tra le opere di Moore, della rabbia di V for vendetta o la poesia di Swamp Thing.

Nessun commento: