venerdì, maggio 11, 2007
sotto i peggiori auspici...
alla notizia che il torino comics si sarebbe tenuto assieme alla fiera del libro di Torino mi erano sorte due idee: o una figata pazzesca, che il fumetto finalmente si sarebbe preso il prosto che merita, oppure rilegato in un angolo dimenticato... e la seconda idea si è fatta forz sentendo su Radio deejay uno degli organizzatori della "fiera del libro" elencare tutti gli avvenimenti più o meno interessanti e da massa e nemmeno una parola su Torino comics...
e oggi a rinfrancare le perplessità divenue certezze arriva questo comunicato di Marco Schiavone:
Oggi, giovedì 10, è un brutto giorno per la mia giovane carriera di editore.
Un brutto colpo al mio entusiasmo. Oggi, ho passato quasi tutta la giornata al Salone del Libro di Torino, e buona parte al "padiglione" di "Torino Comics".
Il padiglione è una bassa tensostruttura creata tra i parcheggi esterni della fiera, separata dal resto. E dove alle 10 del mattino c'era già umidità e caldo da isola tropicale. Senza spiaggia e mare, però. Senz'aria. Una delle mie standiste è stata decisamente male: presa varie volte nel corso della giornata da conati di vomito è dovuta andare a casa nel primo pomeriggio.
In giro per la fiera, non ho visto neanche un cartello riguardante i fumetti. Gli info point del salone non sapevano cosa fosse Torino Comics.
Cercando gli organizzatori ho chiesto a due o tre diverse ragazze informazione che a sentire Torino Comics mi guardavano con punti interrogativi dipinti sui loro bei visini. Una ha cercato Torino Comics tra gli editori. Un'altra ha avuto un barlume di reazione, chiedendomi anche: "ma dove sono i fumetti, se mi chiedono?".
In giro per la città, non c'è neanche una locandina di Torino Comics, che in pratica da questa fusione con il salone del libro sembra essere uscita annullata. E senza che la manifestazione si adeguasse allo standard dell'editoria "seria", anzi. Ad aumentare la confusione, all'interno della sauna infatti la disposizione degli stand degli editori di fumetti è mischiata a quelli di amenità varie: statue, spille, sciarpe, sciabole, etc etc senza neanche avere la possibilità di 'fare massa', di offire una proposta impattante a quei pochi coraggiosi che dovessero avventurarsi nella giungla salgariana, lasciandosi alle spalle ordine, eleganza, fresco. E' allarmante, e disarmante, lo stacco dagli stand colorati, ordinati, condizionati, architetturalmente predisposti dei padiglioni 1,2,3 e l'accozzaglia che nidifica nel ghetto fumettistico. Pare di essere a una riunione di paria di fianco a un convegno sacerdotale di un grosso tempio hindu.
Ora, sono molto, molto dispiaciuto e incazzato. In primo luogo perchè, da torinese, avevo salutato con grande favore questo merge tra Salone del Libro e Torino Comics. Avevo fatto gli ultimi due Saloni del Libro, avevo voglia di presentare meglio i fumetti alla massa di gente che affolla la fiera.
Quindi, quale migliore occasione? Avevo persino convinto altri editori a condividere uno stand separato dal resto del padiglione fumetti, che facesse da isola informativa del fumetto, una sorta di ufficio turistico. (anche questa dislocazione ha contribuito al mio buonumore: uno stand che doveva
invitare la gente ad andare al padiglione fumetti è stato collocato a 30 mt dallo stesso.)
Sempre, oggi, giovedì 10, La Stampa di Torino ha dedicato 20 pagine al Salone del Libro. Provate a indovinare quante ne ha dedicate al fumetto?
Bravi, nessuna. E così i servizi del tg, gli altri quotidiani. O anche piccole cose, come i numeri speciali di free press come Leggere Tutti.
Torino Comics sembra non esistere. Sembriamo clandestini di un cpt.
I gentili Mario, Mauro, Silvano dell'organizzazione mi sono parsi dispiaciuti ed empatici. Dopodichè, io ho comprato i loro servizi, ed è di loro che mi sono fidato. E, a oggi, mi pare di aver sbagliato completamente.
Ho un'esperienza limitata, e ho cercato il confronto con altri operatori, per capire se fossi il solo ad avere questa percezione. Ho avuto modo di parlare tra gli altri con ragazzi di Alastor, Panini, Supergulp. Mi sono sembrati egualmente scossi e sorpresi dall'inadeguatezza della location, dalla ghettizzazione della stessa, dalla totale, orwelliana assenza di comunicazione riguardante i fumetti.
Ora, domani si ritorna. Con la vergogna e imbarazzo di dover mostrare il "padiglione" dei fumetti ad altri operatori dell'editoria e dei media, autori, giornalisti. Ieri ne ho visti due, visibilmente imbarazzati dal caldo, innanzitutto, ma anche dalle differenze rispetto al resto. Chiudo la giornata con grande scoramento, e con la netta intuitiva sensazione che il peggio possa ancora arrivare.
marco schiavone,
Edizioni BD
PS complimenti a Becco Giallo, Grifo, Tunuè e a quant'altri non si sono fatti allettare come me, e sono rimasti al Salone del Libro, quello vero.
PPS una precisazione, una comunicazione ieri l'ho vista riguardante torino comics. è in allegato.
peccato..
in ogni caso per chi ci sarà ci si vedrà Domenica...
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