domenica, agosto 24, 2008

Mi sono perso ad Istanbul E non mi trovano più

Istanbul, la antica capitale di più imperi ora non più capitale, la più grande e famosa città della Turchia ne è l'emblema, dai raffinati viali rivolti all'Europa più moderna del quartiere Beyoĝlu, lungo i confusi e rumorosi bazar, fino all'austero silenzio delle moschee, interrotto dall'eco delle preghiere che tuonano in tutta la città dagli alti minaretti, sono mondi diversi che si attraversano e si incrociano ad ogni passo.

E una visita a istanbul non può non iniziare da quella che ne è considerata il monumento più famoso e uno dei capolavori dell'architettura mondiale: l'Hagia Sofia.
Inziata la costruzione dall' imperatore Costantino e terminata nel 537, è stata a lungo la più grande basilica crisitana e usata come modello per le seguenti moschee e chiese bizantine. se l'esterno denota le mille trasformazioni che ha attraversato nei secoli, da crolli per terremoti a conversioni in moschea e poi in un museo, è all'interno che rivela il suo splendore.
La poesia degli spazi che si confondono, l'orizzontale che leggero diventa verticale all'ombra dell'imponenente cupola, simboli islamici che si confondo all'iconografia cristiana nei riflessi dorati dei mosaici.



e proprio davanti all'Hagia Sophia come a sfidarla in bellezza è stata eretta nel la Moschea Blu, con le sue eleganti linee esterne arricchite dai sei minaretti, unica moschea ad averne in tale quantità, un eleganza che però viene meno all'interno dove i 4 pilastri appesantiscono l'atmosfera della grande sala delle preghiere ornata da Maioliche azzurre.










A fianco dell'Hagia Sophia, nascosta da un timido ingresso si cela uno degli spettcoli architettonici più affascinanti di istanbul: la basilica Cisterna o Yerebatan Sarayı.
Una cisterna per la raccolta delle acqua che occupa uno pazio sotterraneo di circa 150x70m, suddiviso da 12 file di 28 colonne ognuna. Un ambiente con uno stato di conservazione ottimale, tanto che nell'acqua vivono anche molti pesci oltre ai giochi di luce e specchio che si confondono negli occhi del visitatore.








e all'estremità del quartiere Sultanahmet si trova l'immenso complesso che è stato per ecoli la residenza dei Sultani.
Un labirintico complesso di giardini, edifici, decorazioni in maoiliche e mosaici dorati. All'interno oltre all complesso del Harem (che richiede un altro biglietto) musei coi gioielli del sultano e un interessantissimo sezione dedicata a relique proveniente dal medioroiente, Egitto e Arabia delle tre grandi religioni monoteiste.








il corno d'oro by night dal ponte di Galata in direzione del topkapi






il quartiere beyoglu attraverso il Corno D'oro con la Torre di Galata in evidenza

Nessun commento: