giovedì, agosto 28, 2008

Tanz Istanbul. Istanbul tanz

Il gran bazar di istanbul: assieme alle vie limitrofe un quartiere a parte, una città nella città. Il più grande mercato coperto del mondo consiste in una fitta rete di strade vie perpendicolari tra di loro. Un lbirinto di vie e negozi, che ancora mantengono in un qualche modo l'originaria divisione nelle corporazioni, con negozianti simili sempre vicini. ma non è tanto per i negozi o per gli acquisti che vale la pena passare anche una giornata all'interno del complesso.

Ormai la merce sono prodotti da turisti, spesso uguali da un negozio all'altro, ma l'aria che si respira nel camminare in quel dedalo di passaggi, tra il vociare costante del mercanteggiare, interrotto dai richiami dei negozianti che risuonano sotto il delicato soffitto intonacato del blu del cielo, trovare da fermarsi a riposare vicino ad una fontana o a bere un the in uno degli innumerevoli bar, o scoprire girando stretti angoli ampie piazzette silenziose con ristoranti o fumerie di narghilè nelle quali il tempo sembra essersi fermato.





























Ma Istanbul non è solo una meta turistica per la storia e la cultura (patrimonio mondile dell'Unesco) o per lo shopping, Istanbul è soprattutto una città da più di 10 milioni di abitanti, e basta uscire dalle vie e dai posti dedicati ai turisti e sembra di entrare in un altro universo.
Strade nelle quali non si vedono lineamenti occidentali, un chiacchierio costante in turco, senza ricchi e gustosi tentativi di indovinare la lingua del turista cliente, negozi per gente del luogo.
Vie di gente, suoni della strada dal chiacchierio costante alle auto che passano in vicoli strettissimi, manovre impensabili tra altre auto e improbabili carriole o portatori umani... Foto pubblicitarie da un vago gusto anni 80, vicoli stretti incontro a grandi viali con il tram che passa in mezzo senza nessuna divisoria e i bambini che ci salgono di nascosto sul retro, per poi trovrsi dei tornelli in mezzo alla strada per salire scendere dai bus.







































La porta tra Asia ed Europa, da sempre Istanbul divisa da quel corridoio d'acqua che è lo stretto del Bosforo, un corridoio d'acqua percorso e ttraversato in modo, un traffico di navi quasi paragonabile al traffico dei veicoli nella città. Il bosforo che divide e uniscei due continenti così vicini e così lontani.

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